KILL FEEL AL BOOKSTOP - BRESCIA

Nella particolare atmosfera di un locale così particolare, in cui la compagnia di una buona bevanda si miscela ottimamente con una buona lettura, l'autore presenta per la prima volta il suo lavoro al pubblico bresciano, domenica 5 dicembre 2010.
Un'ottima occasione per poter avere il libro firmato e autografato da regalare per Natale.
Pietro G. Mavrulis sarà accompagnato dalle musiche surreali e suggestive di Stefano Rambaldi, ben orchestrate dalla mano abile del fonico Marco Tenca.

KILL FEEL AL 7 ARCHI - BOLOGNA

10 novembre 2010
Nella suggestiva cornice medioevale sotto i portici del Centro più antico di Bologna, al ristorante 7 Archi l''autore si è esibito nella lettura di un passaggio del suo libro, accompagnato dalla splendida musica dell'artista bolognese Stefano Rambaldi e dagli inframmezzi sdrammatizzanti del menestrello Davide Pavlidis, con il suo libro Pirla di Saggezza, il tutto introdotto dalla sublime e toccante interpretazione dell'attrice Daniela Airoldi nella lettura del racconto "Fuga da Facebook" sempre dell'autore bolognese.

Qui di seguito il video di alcuni momenti della serata.

Daniela Airoldi in "Fuga da Facebook"
Davide Pavlidis in "Pirla di Saggezza"
Pietro G. Mavrulis in "Kill Feel - ipotesi decima"
...

Daniela Airoldi ha letto Kill Feel

Nella sera del 3 Agosto 2010 al Bistrò CostArena
ha letto l' "ipotesi seconda" di Kill Feel

Nonostante le sue origini cabarettiste e di attrice comica l'artista Daniela Airoldi si è cimentata con successo nella lettura di un racconto noir, dalle tinte fosche e decisamente poco divertenti, riuscendo in una interpretazione di notevole tenore e grande coinvolgimento, che ha infatti riscontrato il sincero apprezzamento del pubblico presente al Bistrò, notoriamente critico e selettivo.
L'autore coglie l'occasione per ringraziare Daniela dell'apprezzatissimo contributo che è servito a dare grande prestigio all'opera dello scrittore esordiente.

Qui di seguito il video su You Tube

RECENSIONI

Adolfo Fattori – Sociologo - Università Federico II Napoli
Evidentemente pian piano anche fra i nostri scrittori si fa strada la pratica – sicuramente interiorizzata, ma finalmente anche esibita – di una scrittura “cinematografica”, attenta alla compattezza, alla velocità, alla scorrevolezza. E, insieme a questa, l’esplorazione di una dimensione “fantastica”, paradossale, cortocircuitale del racconto. Come in Kill Feel, insomma.
Le vicende intrecciate (o incrociate, o alternative?) dei due protagonisti, mentre si dipanano sulla pagina, sembra di vederle scorrere anche sul proprio schermo mentale, come al cinema.
Un racconto di coincidenze, di incontri fortuiti, che però possono avere un unico esito: quello del finale, come è giusto, e come è però (im)prevedibile. Come scrive James G. Ballard, “… le coincidenze non esistono”.


Stefano Rambaldi – fotografo
Là dove i personaggi escono allo scoperto solo quando tornano sé stessi. Un thriller dove il grossolano della realtà si mischia alla raffinatezza della reazione psicologica. Un senso di fastidio accompagna lungo tutta la sua lettura; è la domanda che sorge spontanea: anch'io sono cosi?

Maria Rosaria Ferrara - scrittrice
Un racconto agghiacciante e intenso che inchioda il lettore a pagine che si sfogliano violentemente, trapanando la mente, lacerando e lasciando un piccolo segno. A volte un po' confuso ma carico di sofferente vitalità, KILL FEEL è un dramma, forse la prospettiva più dura da cui osservare la forza del libero arbitrio, della libertà di scelta dell'essere umano e della volontà di liberarsi da un dolore subìto o da un rimorso. Lavoro davvero interessante.

Paco d ’Alcatraz Fabio Ferriani – comico
E’ una bella scommessa quella di Kill Feel. Un racconto atipico che scava nell’angoscia e nel dramma psicologico dei suoi personaggi attraverso una storia permeata di suspense. Lo stile è molto particolare e se fosse musica la definirei tra il poetico, il descrittivo e il progressive - psichedelico.

Davide Pavlidis - pittore
Stupefacente! Il racconto fila via liscio come un sorso d'acqua in estate. Arditi sbalzi temporali scandiscono in un tempo indefinito ed indefinibile la lotta intestina dei personaggi tesi verso l'emancipazione dai rispettivi disagi. Incroci e parallelismi fanno il resto, in una trama semplice ed incisiva che rievoca antichi fantasmi e rinascite epifaniche. L'unica cosa che non mi è piaciuta è stata la parola fine, avrei voluto leggere ancora e ancora.

Danilo "Maso" Masotti – scrittore
Un block notes, pagine strappate, delle date, delle SIM, dei cellulari, delle stampanti e delle ipotesi. Troppe ipotesi. Troppi se. Troppi "UOT IF?". Meglio così, mi piacciono le ipotesi, mi piace questo claustrofobico viaggio spazio temporale tra agi e disagi, tra personaggi che credono di scegliere, ma non scelgono nulla, come tutti. Travolti dalle ipotesi si ricostruisce tutto e nulla sarà più come prima. Bravo Pietro, spero di leggerti ancora ... E' un'ipotesi.

Eraldo Turra – attore, comico, autore teatrale
I casi della vita sono imperscrutabili o scrutabili solo quando le situazioni sono presenti davanti ai nostri occhi nella loro semplice crudezza, nella loro apparente semplicità. Quante volte si sente dire “te l'avevo detto” o ci si dice “era inevitabile”. Tutto rientra in un giro, tutto si ripete, ma il giro non finisce dove pensiamo e la ripetizione degli eventi non è controllabile e giunge molto più inaspettata di quanto ci si aspetta. Analogamente i personaggi del racconto sembrano non aspettarsi niente dalla vita, sembrano essere soli in un grande ingranaggio; ma alla fine è la vita stessa che bussa alla loro porta e il caso li rende quasi complici, forse soli in una vita tradita, ma vivi e vitali.
Tutto è stato scritto! Non si inventa niente? Nulla di più sbagliato. Ci sono cento, mille modi di dire le cose. Leggendo, all’inizio si può essere prevenuti: “sempre le stesse cose!" Poi ci si accorge che quelle “stesse cose" non sono le stesse di sempre e, mentre leggendo il tempo scorre veloce e piacevole, si comprende che non bisogna mai pensare di avere capito e che chi capisce spesso non ha capito niente! All’autore posso solo dire “continua a scrivere”. Per lo meno un lettore te lo sei conquistato e questo non è un caso.

KILL FEEL ... ALLA RADIO ....... 12 maggio 2010


ha presentato ... KILL FEEL
durante il suo programma
"non è un paese per umarells"

mercoledì 12 maggio 2010

su Punto Radio Bologna
onde di frequenza FM 87,7 - 87,9
oppure in streaming su www.puntoradiobologna.it

ecco il video-sunto della puntata

E' stato presente oltre all'autore del libro
il pittore e creatore della grafica e copertina del libro

Interventi alla trasmissione di:
eraldo turra (gemelli ruggeri)
adolfo fattori (sociologo)
stefano rambaldi (fotografo)
fabio ferriani (paco d'alcatraz)